
Illustazione a cura di: Deborah!
Andiamo alla scoperta di Pieveasciata e il Parco delle Sculture del Chianti con i bambini
Credete che il Chianti sia solo buon vino e scorci Instagrammabili? Allora non conoscete il piccolo borgo di Pieveasciata e il Parco delle Sculture del Chianti a pochi chilometri da Siena. Questo è proprio il luogo ideale da dove partire per un tour del Chianti con i bambini.
Qui troverete una destinazione insolita colorata e molto particolare, dove l’arte si fonde con la natura e con il borgo antico.




Parco Sculture del Chianti con i bambini
Per arrivare qui, partendo da Siena, prendendete la direzione Castellina in Chianti e dopo un chilometro e mezzo per Vagliagli fino all’indicazione per Pievasciata, a questo punto una strada bianca vi porterà al Parco dove c’è un ampio parcheggio per i visitatori.
È una mostra permanente di installazioni e sculture contemporanee integrate in un magico bosco di querce e lecci.
Noi abbiamo visitato il parco i primi di ottobre, in una giornata di sole in pieno autunno.
Qui prima, c’era un allevamento di Cinghiali, ma dopo anni di lavori di ristrutturazione nel 2004 è stato inaugurato questo parco privato.
Il percorso di un chilometro è adatto a tutti e i bambini si divertono molto ad entrare in contatto con le opere d’arte.
Noi eravamo con la nostra bimba di un anno e mezzo che si è divertita molto ad entrare in contatto con le installazioni.




Cosa troverete nel parco?
Questo parco è stato creato seguendo l’antica tradizione italiana delle opere d’arte cosiddette in gergo artistico site-specific, ovvero realizzate per essere inserite e contestualizzate in un preciso ambiente.
Tre sono le caratteristiche principali del Parco:
1. integrazione tra arte e natura.
Ogni artista, infatti, ha visitato il bosco ed ha quindi fatto una proposta specifica di installazione per il luogo scelto.
Tecnica di una tradizione antica in Italia è stato creato seguendo l’antica tradizione italiana basti pensare al Giardino di Boboli a Firenze, del XVI sec., creato con opere d’arte commissionate appositamente per i luoghi dove si trovano.
Qui l’opera dell’uomo non tende a prevaricare la natura, ma ad integrarla ed esaltarla.
2. multiculturalità degli artisti
Sono stati scelti artisti provenienti da tutti e cinque i continenti, da oltre 26 paesi al mondo.
3. diversità dei materiali usati
Sono stati utilizzati materiali diversi per dare al visitatore una panoramica sulla varietà e importanza dell’arte contemporanea nel mondo di oggi.
All’interno del parco è stato creato un anfiteatro che offre ai visitatori un denso programma di concerti, in luglio e agosto.




Cosa sapere prima di arrivare…
Ci hanno consigliato di di scaricare la App ChiantiPark gratuitamente prima della visita, e devo dire che è stata un’ottima audioguida e ci ha fatto approfondire l’essenza delle installazioni.
È aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.00 e non è necessaria la prenotazione.
I Biglietti costano 10 € per gli adulti, 5 € per i ragazzi dai 5 ai 16 anni e gratuito da 0 a 4 anni.
Il Parco viene gestito da un’associazione e l’intero incasso ricavato dalle visite viene utilizzato per la manutenzione dello stesso.
Per tutte le info vi consiglio di consultare il loro sito www.chiantisculpturepark.it




Il Borgo d’Arte Contemporanea di Pievasciata
Vicinissimo al Parco troverete anche alcune opere del progetto Pievasciata B.A.C. Borgo d’Arte Contemporanea.
All’interno del borgo o nelle immediate vicinanze si trovano nove sculture d’arte contemporanea.
Allo stesso modo delle sculture che si trovano nel Parco anche quelle nel Borgo si fondono con la natura.




Se arriverete da sud sarete accolti dagli “Struzzi Metropolitani”, un uomo e una donna alti 5,60m che immergono la faccia tra i rami dei cipressi.
È un progetto nato nel 2012 in sinergia con la Regione Toscana, la Provincia di Siena e altri enti locali.
Le opere d’arte sono installate anche nei giardini o sui terrazzi di famiglie private proprio per rendere ancora più magico un territorio come il Chianti già famoso per il suo vino e per i suoi borghi pittoreschi.




Mi chiamo Eleonora e sono senese, impiegata di banca full time e viaggiatrice part time.
Io e mio marito Valerio siamo sempre stati dei viaggiatori incalliti a tal punto che durante il viaggio di ritorno programmavamo dove saremmo andati per il prossimo.
Poi è arrivata la piccola Rachele e avremmo voluto continuare il nostro stile di viaggio ma la pandemia ha bloccato tutto e abbiamo riscoperto il turismo di prossimità.
Non c’è weekend che non organizziamo una gita fuori porta, siamo dei cacciatori di destinazioni fuori dalle tradizionali rotte turistiche e anche quando visitiamo una grande città andiamo sempre alla ricerca di curiosità per rendere il nostro viaggio unico.
Il nostro mezzo di trasporto preferito è l’auto perché crediamo che solo così sia possibile raggiungere i Borghi più piccoli e più caratteristici del nostro Paese.
Sulla mia pagina Instagram @trip.on.the.road racconto i Borghi meno noti della Toscana ma anche dei nostri giri per largo e per lungo dell’Italia.. Sperando di riuscire a breve ad andare anche oltre confine.
Qui sul blog cercherò di raccontare le nostre esperienze di viaggio da adulti rimodellate per farli piacere anche ai piccini.