Voglia di fare un tuffo nel passato? Bimbi appassionati di missioni sotterranee? Abbiamo la soluzione: una visita con i vostri bambini alle Cisterne Romane di Fermo. Si tratta di un luogo grandioso e suggestivo che racconta duemila anni di storia, nel pieno centro storico della città di Fermo. Confessiamo di averle colpevolmente scoperte solo durante la pandemia, quando le restrizioni non permettevano di uscire al di fuori della propria regione, ma è stato amore a prima vista!
In questo articolo vi raccontiamo cosa aspettarsi da una visita alle Cisterne Romane di Fermo con i vostri bambini, e vi forniamo qualche consiglio utile per approfittare al meglio della visita, buona lettura!
Una grandiosa opera di ingegneria
Come suggerisce il nome, le Cisterne Romane sono degli enormi serbatoi con cui veniva raccolta l’acqua piovana e quella di sorgente per poterla distribuire nell’antica Firmum, ovvero l’antico nome della città di Fermo. Ed infatti, furono i Romani, oramai duemila anni fa, a costruire questa spettacolare opera di ingegneria idraulica unica in Italia. Ciò che più impressiona, oltre alle dimensioni, è il perfetto stato di conservazione delle cisterne: incredibile, se pensiamo che quei mattoni sono testimoni di due millenni di storia!
Come sono fatte le Cisterne Romane

Per la precisione, le Cisterne di cui vi raccontiamo sono le “Grandi Cisterne” – ne esiste un complesso minore, sempre a Fermo, chiamate invece le “Piccole Cisterne”. Le grandi Cisterne si estendono su una superficie sotterranea di 2.200 mq, e sono composte da trenta camere disposte su tre file parallele. Per la loro grandezza, sono un sito unico in Italia, pertanto assolutamente da visitare! Le Cisterne furono costruite in modo da poter raccogliere al meglio le acque, evitando qualunque spreco, tanto che alcuni enormi serbatoi completavano il sistema di raccolta. L’acqua raccolta nelle cisterne non serviva solamente a rifornire la città, ma attraverso un complesso sistema di tubazioni l’acqua arrivava all’antico porto (oggi città di Porto San Giorgio, distante ben 7 km!) per poter rifornire le navi.
La perizia con cui furono costruite è assolutamente incredibile. Le dieci cisterne di ognuna delle tre file sono ad un livello leggermente più basso del terreno, in modo che l’acqua potesse defluire tra le varie stanze per poi uscire e rifornire la città. Il dislivello tra le stanze fu calcolato in maniera perfetta affinché l’acqua potesse scorrere né troppo rapidamente, così da far sedimentare eventuali rifiuti, né troppo lentamente, così da non imputridirla.
Come molte opere di epoca romana, le Cisterne furono abbandonate per secoli. Fortunatamente, però, non furono distrutte per ricavarne materiale, come accaduto in moltissimi altri siti di epoca romana. Al contrario, nei secoli – soprattuto nel Medio Evo – sono stati costruiti interi palazzi a ridosso delle Cisterne, tanto che oggi per raggiungerle occorre addentrarsi nei vicoli del centro storico, e sembra di effettuare un viaggio sotterraneo. In realtà, all’epoca le cisterne erano state collocate nel punto più alto dell’abitato ed erano una costruzione sopra il suolo, e non sotterranea. Incredibile a dirsi, guardandole oggi!
Come visitare le Cisterne Romane




La visita alle Cisterne romane si effettua in piccoli gruppi accompagnati da una guida. Le visite guidate partono dal Punto informativo dei Musei di Fermo, in Piazza del Popolo. Da lì, in due minuti di camminata nel centro storico si arriva all’ingresso delle Cisterne. Il costo della visita è di 4 euro, i bimbi entrano gratis. Pagando 8 euro, invece, avrete per un anno la possibilità di visitare i siti culturali di Fermo.
Personalmente, abbiamo apprezzato moltissimo questa sorta di “obbligo di visita guidata”, perché senza spiegazioni la visita delle Cisterne rischierebbe di essere poco utile, e senz’altro meno affascinante. La guida è in grado di coinvolgere anche i più piccoli, che non si annoieranno affatto durante il tour.
Visita guidata super consigliata
Durante la visita potrete scoprire moltissime curiosità sulla costruzione e sull’utilizzo delle Cisterne nel tempo. Ad esempio, vi stupirà scoprire la perizia con cui gli antichi Romani avevano progettato queste immense costruzioni. Qualche esempio? Il materiale impermeabile, più complesso da produrre e probabilmente più costoso, veniva applicato solo dove strettamente necessario a non far disperdere acqua. Ancora, i Romani avevano ideato un complesso sistema per depurare l’acqua e per garantire l’areazione delle cisterne senza che l’acqua fosse inquinata da agenti esterni. Per avvicinarci ai giorni nostri, le guide vi racconteranno in che modo durante la Seconda Guerra Mondiale, le Cisterne diventarono rifugio contro i bombardamenti aerei.




In famiglia, abbiamo visitato le Cisterne con un interessatissimo Lorenzo di quattro anni, e il piccolissimo Leo di pochi mesi trasportato nello zaino. Quindi la visita è veramente aperta a tutti! Sebbene si possa girovagare abbastanza liberamente durante la visita guidata, vi consigliamo di tenere sott’occhio i bimbi, poiché il luogo è piuttosto labirintico.
Come in molte visite di sotterranei, grotte e cantine, la temperatura all’interno delle Cisterne è costante e si aggira sui 12 gradi. Pertanto, se le visitate in una caldissima giornata estiva, potrebbe essere utile attrezzarsi con un abbigliamento adeguato per non soffrire lo sbalzo termico.
Scoprire la città di Fermo
Il giro delle Cisterne Romane di Fermo si concluderà in circa 40 minuti, quindi avrete tutto il tempo per approfittare della città con i vostri bambini. Le cisterne si trovano proprio nel centro storico della città; potrete dunque approfittare per una visita al Palazzo dei Priori, di cui avrete forse sentito parlare per la famosa Sala del Mappamondo. Al centro della stanza, primo nucleo di una antica biblioteca, troneggia un imponente mappamondo del ‘700, di oltre due metri di diametro!
Poco distante da Piazza del Popolo, su cui affaccia il Palazzo dei Priori, potete visitare il piazzale del Girfalco. Si tratta di un ampio giardino sulla collina che ospita il Duomo di Fermo. Da lassù avrete una vista mozzafiato sulle colline e sul mare Adriatico, fino al monte Conero.
In alternativa, se siete amanti della natura, raggiungete la località di Torre di Palme – un borgo a picco sul mare molto romantico! – e percorrete il sentiero all’intento del Bosco del Cugnolo per raggiungere la “grotta degli amanti”. Ne abbiamo parlato in questo articolo del nostro blog, date un’occhiata!
Se tutto questo non vi basta e siete curiosi di scoprire altre attività nei dintorni, nella guida per bambini sulle Marche “Vi ci porto io!”, troverete un’itinerario completo dedicato alla città di Fermo. “Vi ci porto io!” è una mini guida delle Marche, con la quale i bambini saranno in grado di guidare i propri genitori alla scoperta della città attraverso attività, giochi e rompicapo.
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