Capo di Ponte
Scarica e colora!

L’esperienza che voglio raccontarvi oggi ci porta in un luogo intriso di storia, o meglio, di preistoria. Studiato sui libri fin dai tempi del sussidiario di terza elementare, pur Avendo Capo di Ponte, patrimonio dell’una sto, a portata di mano, non ci ero mai andata. E quale occasione migliore di un tour della Lombardia per arrivare fin qui, nel cuore della Val Camonica?

Capo di Ponte

Capo di Ponte, un piccolo borgo che non conta nemmeno 3000 abitanti ma che racchiude in sé preziosi tesori. Tappa obbligata per chi decide di percorrere la Ciclovia Dell’Oglio, che nel 2019 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di “Ciclabile più bella d’Italia”.

Pulce, il nostro camper, ci ha condotto fino a qui percorrendo il passo dell’Aprica che, ammetto, in alcuni momenti mi ha fatto sudare freddo. I tornanti in salita, e forse ancora peggio in discesa, continuano a non piacermi.

Area Sosta Camper

Siamo arrivati ad una piccola area sosta, Area Concarena, situata proprio accanto al “Parco tematico Capo di Ponte”,  e al laghetto di pesca sportiva. Appena entrati siamo stati accolti da camperisti che erano lì in pianta stabile da qualche giorno. Pare tornino lì tutti gli anni, innamorati della tranquillità che il luogo offre.

L’area è preceduta da uno spiazzo enorme e proprio lì di fronte, tra i campi, passa la ciclovia di cui sopra.  Una distesa di castagneti abbraccia il paese e, proprio dalle castagna, si ottengono alcuni dei prodotti camuni più apprezzati: Miele, biscotti, distillati, latticini e formaggi.

Nelle varie frazioni della città ci sono alcune aziende produttrici locali che vendono questi prodotti km zero. Noi ci siamo ben riforniti qui, al caseificio sociale → http://formaggiosilter.it/cissva-caseificio-sociale-di-vallecamonica-e-del-sebino-cooperativa-agricola/

Una volta parcheggiato Pulce ci siamo accorti che nell’immenso parco accanto c’era anche un’allegra combriccola di asinelli, desiderosi di coccole. Questi simpatici amici pelosi,ragliando durante la notte, ci hanno poi…come dire….tenuto parecchia compagnia!

La Pista ciclabile di Capo di Ponte

Bici alla mano, prima che facesse sera, ci siamo diretti alla ricerca del centro del paese,nella frazione di Cemmo.  Siamo arrivati, girovagando, fino al fiume Oglio e, attraversato il ponte, al sentiero  e alla scalinata degli anni ‘30 che porta alla Pieve di San Siro. Lo spettacolo di questa Pieve, incastonata nella montagna, a ridosso del fiume e  illuminata…beh, ci ha lasciati incantati. 

http://www.turismovallecamonica.it/it/content/pieve-di-san-siro

Ma per cosa Capo di Ponte è rinomata in tutto il mondo?

Le Incisioni rupestri hanno permesso alla Valle di essere il primo sito UNESCO in Italia. 

Ci sono 3 parchi visitabili: parco nazionale delle incisioni rupestri di naquane https://www.vallecamonicaunesco.it/parco-nazionale-incisioni-rupestri-naquane/

Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo

http://www.parcoarcheologico.massidicemmo.beniculturali.it/

Parco Archeologico comunale di Seradina-Bedolina

https://www.parcoseradinabedolina.it/

Parco Nazionale Incisioni Rupestri

Noi abbiamo deciso di visitare il primo, poco lontano da dove stavamo stazionando. Per fortuna, quel giorno è venuto a trovarci mio marito e abbiamo potuto sfruttare la comodità della macchina. Per arrivare all’ingresso del parco avremmo dovuto fare qualche km in bici parecchio in salita, e la mia preparazione atletica non era sufficiente a trainare 35kg tra rimorchio e figlio!

Il giorno della nostra visita era nuvoloso e la pioggia se da un lato ci ha rallentato, dall’altro ci ha permesso di poter vedere meglio scene di caccia, di vita quotidiana, animali, labirinti e il famoso “Uomo che corre” . Queste grandi pietre, levigate e rese perfettamente lisce dall’azione del tempo, sono state rese più scure e lucide dalla pioggia, aumentando il contrasto dei disegni incisi e rendendoli quindi più facilmente ammirabili. 

Il parco è molto grande, sicuramente molto affascinante. Ben ombreggiato in estate e ben attrezzato per qualsiasi necessità (bagni, ripari, ecc..) ci ha regalato una mattinata densa di racconti e di immaginazione. La vera sfida è stata rappresentata dal far comprendere a Marco cosa stava avendo la fortuna di vedere, cos’erano quei disegni e quanto antichi fossero. Ha capito? Non ha capito? Quello che è certo è che ne conserverà il ricordo, anche grazie alle numerose foto scattate, e quando tra i libri di storia leggerà degli uomini preistorici, sfodereremo il nostro album dei ricordi.

Siete già in possesso del passaporto culturale? Ricordatevi di raccolgiere il timbro!

Vi lasciamo le coordinate GPS, le nostre coordinate della felicità, che possiate farne buon uso! 

Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane

PS: sapevate che la bandiera della Lombardia rappresenta la Rosa Camuna e che questa è un’incisione rupestre del Parco di Naquane?

Jessica

Jessica

Dacchè la vita me ne ha dato la possibilità, ho girato, ho cercato, ho scoperto... ho respirato a pieni polmoni ciò che il mondo mi ha donato.

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