
Quando Marco aveva 2 anni e mezzo ho sentito che era il momento di provarci, e Genova è stata la meta scelta.
Sono sempre stata un’amante del viaggio, e quando dico amante voglio proprio sottointendere tutti i sentimenti che l’amore porta con sé, in positivo e in negativo. Dal senso di estrema libertà e di ampio respiro, un benessere che si percepisce e si respira a pieni polmoni, al senso di oppressione e di deprivazione di quando questa libertà viene meno.
Marco è nato a dicembre 2015, e da allora la mia, la nostra vita è stata pienamente rivoluzionata. Non è che non si potesse più viaggiare, ma tutto era diventato più complicato, più instabile. Le priorità sono profondamente mutate, e questa necessità di movimento e di esplorazione, è finita in fondo. Ci abbiamo messo un po’ a ritrovare un nuovo equilibrio, a recuperare le innumerevoli ore di sonno perse, e a raggiungere quella serenità e quella dose di energia necessaria per dire “Ok, partiamo.”.
La nostra esperienza
Il 25 aprile del 2018 ero pronta. Mio marito lavorava e io ho invece deciso di approfittare di un ponte lungo per una settimana di vacanza, io e Marco. Niente macchina, solo mezzi pubblici (una delle grandi libertà dell’epoca precovid). E così, con uno zaino da trekking da 30l sulle spalle, uno zaino più piccolo davanti, un passeggino con sopra un bambino di 2 anni e mezzo di circa 15 kg, sono partita. Destinazione: GENOVA.
Questa è stata la nostra prima avventura, e anche Marco ne conserva ancora un ricordo vivido. Abbiamo alloggiato presso Fannyrooms , un B&B piccolo e carino. La fortuna ha voluto che con noi, in una camera lì accanto, ci fosse anche una famiglia napoletana con 2 bambini uno di 10 anni e uno di 3. Marco ancora si ricorda del più piccolo, con cui ha giocato, con cui ha fatto colazione per 4 giorni, e che abbiamo incontrato svariate volte nel nostro peregrinare tra le vie della città.
Sotto “casa” c’era un localino in cui ogni mattina prendevamo la focaccia, pronti per affrontare la giornata. Quello è stato il nostro viaggio di iniziazione come coppia mamma-bambino. In precedenza io e lui ne avevamo già fatti altri, ma era troppo piccino per godersi l’avventura, per guardare tutto ciò che lo circondava con occhi colmi di stupore, trasportato dall’entusiasmo e dell’esplorazione. Abbiamo presto imparato la strada per dirigerci verso il centro, tenendo come punto di riferimento il porto. Il 25 aprile giustamente era un giorno di festa, ci siamo mangiati il gelato e siamo corsi in spiaggia per riprenderci dal viaggio e rilassarci un po’. Un sole inaspettato ha scaldato la nostra giornata. Trofie al pesto in un ristorante vicino per cena, e poi a nanna.
Nei giorni a venire abbiamo mantenuto lo stesso ritmo: uscivamo verso le 11 e tornavamo verso le 19, muovendoci principalmente a piedi (io, perché il principino era sul passeggino).
Girando trasportati dalla curiosità, abbiamo visitato luoghi magnifici, perdendoci tra le vie del centro storico e facendo lunghe soste al porto, con Marco che inseguiva i piccioni.
Informazioni utili sub
Genova è una città splendida per i bambini, offre moltissimi luoghi per ogni tipo di esperienza ed età.
Noi siamo stati, ovviamente, all’acquario, una visita che ha impegnato circa mezza giornata, tra mante da accarezzare nella vasca tattile, coppie di beluga con i cuccioli, meduse, delfini, pinguini e soprattutto la vasca tropicale. Per un bambino di 2 anni vedere Dory e Nemo non é mica un’esperienza da tutti i giorni!
→ https://www.acquariodigenova.it/
Da li é poi possibile visitare la biosfera, una vera e propria foresta tropicale sul mare, acquistando un biglietto separato. È piccina ma d’impatto Da non tralasciare, quando si entra, il notevole sbalzo di temperatura. Ho dovuto trattenere Marco inchiodandolo sul passeggino perché avrebbe voluto acchiappare tanto uno degli Ibis che per lui erano una sorta di piccolo fenicottero rosa.
Qui info dettagliate: https://www.acquariodigenova.it/biosfera/
Sempre lì c’è anche il Bigo, l’ascensore panoramico: uno sguardo dall’alto a una città così non potevamo lasciarcelo scappare. È stato un modo per far vedere a Marco il porto nella sua interezza, il mare e l’orizzonte da un lato e la città dall’altro…uno sguardo d’insieme!
https://www.acquariodigenova.it/bigo-panoramic/
E poi…..il galeone dei pirati!!! Forse è stato il luogo che al mio nanetto è piaciuta di più. Da appassionato lettore, aveva già ascoltato e visto sui libri storie di pirati, e poter entrare in un vero galeone, entrare nella stiva,passare da prua a poppa…fare merenda!
Qui maggiori info → https://www.infogenova.info/index.php/non-solo-acquario/128-galeone-neptune
Grandi emozioni. Io ho sempre amato questa città, forse anche grazie all’immagine che me ne sono costruita con le canzoni di De Andrè. La si ama o la si odia, non credo possano esserci vie di mezzo.
Vi lascio anche il link della città dei bambini che, viaggiando al passo di un duenne, non siamo riusciti a visitare https://www.cittadeibambini.net/
In compenso ci siamo concessi una gita in battello fino a Pegli, dove abbiamo fatto un bagnetto e una passeggita. Abbiamo poi atteso l’orario per tornare in un parco giochi mooolto carino proprio sul lungomare.
Noi amiamo le gite in battello, e Pegli è stata una bella improvvisata.
Treno, autobus, battello. Galeone, Acquario, ascensore panoramico, biosfera, focaccia ligure, trofie al pesto. Genova offre tante esperienze, tanto divertimento e anche un po’ di stanchezza. É stato il primo di quella che speriamo sarà una lunga serie di viaggi mamma&figlio!
Vi lasciamo le coordinate GPS, le nostre coordinate della felicità, che possiate farne buon uso!
STAZIONE GENOVA PIAZZA PRINCIPE
Jessica!




Dacchè la vita me ne ha dato la possibilità, ho girato, ho cercato, ho scoperto… ho respirato a pieni polmoni ciò che il mondo mi ha donato.