
Bellagio è una perla, una località rinomata in tutto il mondo tuttavia non è possibile pensare di visitare il lago di Como senza una sosta qui.
Siamo nel cuore del mese di luglio, il sole splende e scotta la pelle. Partenza da Colico, cielo limpido e una brezza leggera. Siamo in attesa al molo, questo gita sul battello l’avevo promessa a Marco, e non potevo tirarmi indietro.
In traghetto da Colico a Bellagio
Il tempo di salpare e ci siamo goduti la splendida vista dal lago: le ville, il blu intenso che lo colora e lo rende vivo in estate. Barche a vela, motoscafi, traghetti e la moltitudine di turisti che vorrebbero visitarne ogni angolo.
A bordo, accanto a noi, un gruppo di giovani ragazzi tedeschi da un lato e 3 famiglie italiane con bambini piccoli e passeggini dall’altro. Esperienze per soddisfare ogni richiesta e aspettativa.
Approdati a Bellagio siamo rimasti incantati già dal momento dell’attracco. Visita veloce all’Infopoit, acquisto del biglietto di ritorno per stare sereni, evitare code e soprattutto essere sicuri di porter tornare all’orario prestabilito (Causa Covid, i posti sui traghetti sono ridotti, motivo per cui conviene comprare subito il biglietto per tornare).
La nostra esperienza a Bellagio
Mappa alla mano, ci siamo diretti verso Punta Spartivento, come consigliato, che è un must per chi viene qui. Anche se é il punto più interno al lago, quello che fa, come suggerisce il nome, é da sparticque tra il ramo di Lecco e quello di Como.
Ma, in poco tempo, ci siamo lasciati travolgere dai colori, dalle vetrine di negozi di alta classe, dalle botteghe artigiane, dai profumi che emanavano i ristoranti, dalla bellezza delle scalinate, delle strade a ciottoli del centro. Abbiamo riposto la mappa nello zaino, e ci siamo affidati all’istinto, ciò che più ci piace e che ci porta ad incontri che non deludono mai.
Gelato artigianale e poi…scale! E in cima? La Bottega di Mario L. Tacchi, lavori in legno, fondata nel 1855. Sbalorditiva la ricchezza e il pregio dei prodotti. Ovviamente noi ci siamo concentrati sui giochi per l’infanzia, e ne siamo usciti con un meraviglioso Pinocchio di 25 cm.
Marco lo ama, e io sono rimasta affascinata dai racconti del proprietario, dagli attrezzi appesi alle pareti, dalla volta in pietra, e da antiche vetrine illuminate che sprigionavano magia. Non facevo che pensare alla casa di Geppetto, nel famoso cartone firmato Walt Disney.
Vi lasciamo un articolo dedicato proprio a questo negozio: Articolo
Abbiamo continuato a visitare la città affidandoci al caso e all’ora di pranzo una bougaville meravigliosa ci ha sospinto in un piccolo cortile.
Hotel Centrale Bellagio: la soluzione migliore che potessimo desiderare per il nostro pranzo. Un cortile interno ombreggiato e fiorito ci ha offerto ristoro. Mi ha permesso di mangiare in tranquillità mentre Marco, finito il pranzo, ha iniziato a scorrazzare per il cortile.
Perché è stata la soluzione perfetta? Molti dei piccoli locali e ristoranti incontrati lungo la strada avevano tavoli e tavolini sulla strada stessa, e quindi, per quanto attrattivi e perfetti per un pranzo/aperitivo tra adulti, sarebbero stati un po’ ostici per noi. Avrei dovuto controllare Marco a vista, con il rischio di perderlo tra la folla se si fosse allontanato. E invece, un aperitivo di mezzogiorno in tranquillità, chiacchierando con il personale molto socievole e che ci ha svelato che quello era proprio il giorno di inaugurazione!
Qui trovate maggiori info!
Nel pomeriggio ci siamo riservati un giro con il classico trenino turistico, per riposare le gambe e fare un giro che fosse quanto più possibile, completo. Forse è stato un po’ costoso (7 euro), ma ci siamo goduti il tour. Viaggiare con un bambino di 5 anni richiede compromessi, richiede di rallentare il passo. Io e Marco abbiamo trovato il nostro equilibrio: sappiamo che non possiamo vedere tutto e spesso, visitando piccole realtà, gironzoliamo e scopriamo luoghi di interesse imprevisti. Bellagio…una bella gita, una bella giornata. E ora…il traghetto ci attende: salpiamo le ancore e torniamo alla nostra casa con ruote.
Vi lasciamo le coordinate GPS, le nostre coordinate della felicità, che possiate farne buon uso!
Jessica!

Dacchè la vita me ne ha dato la possibilità, ho girato, ho cercato, ho scoperto… ho respirato a pieni polmoni ciò che il mondo mi ha donato.