Situato sull’omonimo monte, Erice è un piccolo gioiello che svetta sul trapanese , meritatissimo il suo inserimento tra i borghi più belli d’Italia nel 2014. Questo borgo è completamente costruito in pietra, con le sue viuzze lastricate, le mura e il castello vi confessiamo che per ora, tra tutti quelli che abbiamo visto, è il più suggestivo. Visitare Erice con i bambini è un’esperienza divertente e molto interessante.

La funivia da Trapani: il modo più divertente per raggiungere Erice con i bambini
Erice è raggiungibile anche in macchina, ma si sa, per i bambini è sempre molto divertente prendere mezzi pubblici un po’ insoliti come una funivia…. Quindi noi non abbiamo esitato ad utilizzarla per raggiungere il borgo. Il viaggio dura circa 15 minuti durante i quali abbiamo ammirato uno dei panorami più belli della Sicilia: il golfo di Trapani con la sua forma a falce e le isole Egadi. Al ritorno poi con le luci della notte è pura poesia.
Per info www.funiviaerice.it
Il duomo: Una bomboniera rosa nascosta nella pietra
Il Duomo neogotico di Erice ci ha colpiti molto, quando ci siamo trovati al centro della piazza i miei figli hanno detto che sembrava di essere in una scena de ”Il signore degli anelli”, all’esterno infatti è completamente costruito in pietra con i merletti a forma di coda di rondine e da quasi l’idea di una fortezza.




Quando siamo entrati invece ci ha sorpreso con la sua delicatezza: il colore che la fa da padrone è il rosa e il soffitto sembra un pizzo color panna. Per coinvolgere i bambini abbiamo raccontato loro che questo duomo fu un regalo che il re Federico III D’Aragona fece al borgo di Erice perché qui si era nascosto quando lasciò Palermo per sfuggire ai suoi nemici.




Il castello di Venere e la sua meravigliosa vista panoramica
Un altro luogo d’interesse di Erice è il suo castello che, come ogni castello che si rispetti, ha una storia interessante da raccontare: Una leggenda narra infatti che sia stato costruito sui resti di un tempio dedicato alla dea Venere che crollò quando nacque Gesù Cristo.




Il castello di Venere si trova su una rupe isolata dal resto del paese dove davvero sembra di essere catapultati ai tempi di Re Artù, i ragazzi hanno partecipato alla visita con molta attenzione e coinvolgimento proprio perché sembrava quasi dovessero arrivare dei cavalieri da un momento all’altro.
Indimenticabile è anche la vista che si gode dal castello e dalle mura di cinta con tanti scorci molto suggestivi.




Le botteghe artigianali tra colori e sapori
Come ho accennato all’inizio Erice è un labirinto di viuzze in pietra nel quale passeggiare sembra davvero di fare una gita nel medioevo. Spesso però il grigio della pietra fa da contorno agli splendidi colori delle ceramiche e dei dolci tipici di questi luoghi.




In particolare siamo rimasti molto colpiti dalla storia della pasticcera Maria Grammatico, la quale rimasta orfana a 11 anni venne mandata in convento dove imparò a preparare i dolci. Dopo 15 anni aprì il suo primo negozietto, dove, partendo da soli tre kg di mandorle, ogni giorno ha sperimentato, creato, fino a diventare il punto di riferimento della tradizione pasticcera Ericina. Un bell’esempio di tenacia e riscatto sociale attraverso i sacrifici e la passione per una professione. Mentre ammiravamo la sua vetrina i bambini dicevano che avrebbero assaggiato tutto. Ovviamente siamo rimasti estasiati dai dolci alla pasta di mandorla e dal cannolo.
Visita il sito: http://www.mariagrammatico.it
Giunta la sera, dopo una gustosa cena a base di cous cous e busiati, abbiamo fatto un ultimo giro per le vie del borgo avvolti dalla sua atmosfera magica con le lanterne accese, la musica che si diffondeva in ogni angolo e il vociare della gente.




Per organizzare al meglio la tua visita consulta il sito: fondazioneericearte.org




Io sono Cristina, vivo in provincia di Cremona e sono musicoterapista. Nella vita ho tre grandi passioni: la musica, le torte e i viaggi. Quest’ultima l’ho sempre condivisa con mio marito Federico e insieme abbiamo cercato di trasmetterla anche ai nostri tre figli: Tommaso, Filippo e Lorenzo.
Ora viaggiamo in 5 a bordo di un furgone a 9 posti del quale riempiamo ogni angolo perché portiamo via sempre tante cose. Alloggiamo in appartamenti perché così ogni tanto ognuno ritrova i suoi spazi e ci sentiamo ovunque a casa.
Quando siamo in viaggio maciniamo chilometri sia in auto che a piedi per vedere il più possibile e magari scoprire qualche angolo di mondo meno conosciuto: quando un luogo ci ruba il cuore non vorremmo più venir via e allora cerchiamo di “riempirci gli occhi” per sentirlo nostro e portarlo con noi.
In viaggio ci piace andare nei ristoranti tipici e assaggiare con curiosità la cucina del posto, ma ci piace anche fare la spesa nei mercati rionali e cucinare qualcosa a casa. Questo ci da la piacevole illusione di appartenere per qualche giorno ai luoghi che visitiamo.
Sul mio profilo instagram @flyigon.theworld racconto le nostre avventure in giro per l’Italia e per l’Europa e cerco di far conoscere la nostra umida e bellissima Pianura Lombarda.
Su questo blog invece vi racconterò le tappe del viaggio on the road che abbiamo fatto lungo le coste della Sicilia nel 2021.