I musei nelle Marche con i bambini. Recanati e l'Annunciazione di Lotto

Ecco una storia d’arte un po’ speciale: è il racconto di un’opera che puoi vedere in uno dei musei delle Marche con i tuoi bambini, Villa Colloredo Mels a Recanati.
Il museo fa parte del network Passpartout!
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Questa è la storia di una fanciulla, una giovane donna intenta nella lettura di un libro nella sua cameretta. A un certo punto, direi senza preavviso, arriva a trovarla qualcuno che piomba in mezzo alla stanza chiedendo attenzione e Maria, la protagonista della nostra storia, sai che fa? Si gira a guardare noi. Smarrita, sorpresa, turbata. Come a dire: «Oh chi è ora costui? Cos’ha detto che vuole? Aiutooo!».

Villa Colloredo Mels a Recanati: i musei delle Marche con i bambini

Io mi immagino che stia pensando davvero questo; anche se la storia di Maria che riceve una visita è piuttosto celebre ed è un libro molto famoso, la Bibbia, a raccontarla. Però questa storia che narriamo noi ora non è proprio quella della Bibbia, bensì una più ricca e colorita, anzi, proprio colorata, perché è il pittore Lorenzo Lotto a mostrarcela. In un bellissimo dipinto che oggi si trova a Recanati, nel museo civico di Villa Colloredo Mels.

I musei nelle Marche con i bambini. Recanati e l'Annunciazione di Lotto
L’Annunciazione di Lorenzo Lotto – Foto da WikipediaCC3.0

L’ospite inatteso che arriva in camera di Maria è un personaggio un po’ bizzarro. Non tanto perché ha la pelle candida e un ramo lunghissimo di gigli bianchi in mano, e neanche perché si presenta in casa della gente senza annunciarsi prima. Piuttosto per quelle lunghe ali verde-azzurre che porta sulla schiena e che probabilmente gli hanno permesso di intrufolarsi nella stanza dalla finestra aperta. Insomma, è un angelo!

Arcangeli goffi o solo buffi?

Si chiama Gabriele e lo trovo buffo oltre che bizzarro perché si vede bene che è appena atterrato e si trova in un equilibrio un po’ precario. Ha infatti il ginocchio destro ben saldo a terra e l’altro sollevato per lasciare il piede a far presa sul pavimento; il braccio destro è simmetricamente piegato e alzato e sembra che stia per sbilanciarsi da un momento all’altro e franare rovinosamente a terra. Anche i capelli, biondissimi e ricci, sono un indizio del suo improvviso arrivo, perché sembrano phonati all’indietro: è il vento a muoverli, come fa con la veste azzurra in più punti.

Aveva grande urgenza di parlare con Maria per portarle un messaggio importante. Siccome però forse non era sicuro di essere credibile, con quel braccio sollevato indica qualcuno: un signore con la barba bianca vestito tutto di rosso che, pur senza ali, sta sollevato in cielo tra le nuvole. Come un autentico campione di nuoto è pronto a tuffarsi anche lui nella stanza di Maria, con le braccia tese in avanti e le mani unite, proprio nella posa di un nuotatore che sta per immergersi in acqua.

Dio Padre
Particolare con Dio Padre – Foto di SailkoCC3.0

Annunci inaspettati

Lui è Dio Padre e con quel gesto sta puntando proprio Maria, in particolare il suo grembo, la sua pancia. Perché da quel momento comincerà a crescere in lei un bambino che chiamerà Gesù. Proprio questo è arrivato a riferire Gabriele: «Maria ciao, il Signore è con te. Ma non avere paura, perché stai per avere un bambino e sarà il figlio di Dio».
Vogliamo ancora stupirci dello stupore di Maria?!
Cioè Maria è una ragazza giovane, ha un promesso sposo ma non è che stesse pensando al matrimonio in tempi brevi e soprattutto non stava pensando ad avere figli così presto. Perché è una ragazza, ha 14, forse 15 anni. Anche se ha vissuto in un tempo in cui non era così strano sposarsi a quell’età.
Quindi Maria è in camera, inginocchiata su un mobiletto che serve proprio a quello – a inginocchiarsi – e sta leggendo un libro aperto sul leggio.
È un momento intimo, privato. Immagina quando sei nella tua cameretta e ti occupi dei tuoi interessi: di sicuro non ti aspetti che qualcuno ti interrompa all’improvviso, e se accade come minimo ti stupisci.
Ecco appunto, in un momento intimo e privato Maria viene colta di sorpresa e riceve questa notizia inverosimile: diventerà presto mamma!

La reazione di Maria

Allora abbandona la lettura, si gira di scatto su sé stessa e si rivolge direttamente a noi, con le mani aperte davanti al petto, quasi in segno di resa, e ci guarda spaventata. Il suo corpo ha fatto proprio una bella torsione girandosi all’indietro e il suo vestito mostra le pieghe del movimento, mentre il piede destro ha funzionato da perno.
Quanta spontaneità in questo gesto!
Credo sia per questo che il dipinto di Lotto piace tanto a tutti: ci parla di persone vere, che vivono la loro quotidianità e provano emozioni che riusciamo a capire semplicemente guardandole. Persino Gabriele, che è un angelo, è ritratto in tutta la sua fisicità, ombra compresa.

Gattiny di successo

C’è un altro motivo per cui questo quadro è tanto amato ed è un particolare che, se stai guardando l’immagine, avrai notato subito. C’è un gattino proprio al centro della stanza! Lorenzo Lotto è stato furbo e ha voluto vincere facile, un po’ come quando vuoi ricevere tanti like su Instagram e fotografi un gattino: è esattamente la stessa cosa.
I gattini vincono sempre e piacciono sempre, in foto o nei quadri, facci caso.
Effettivamente il gatto di Maria non sembra avere un ruolo determinante nella storia, è lì per caso. E se Lotto lo ha voluto immortalare è per strizzarci l’occhio e dire: “carino, vero?”. I pittori più scaltri spesso ritraggono nei loro dipinti un animale domestico o un oggetto familiare per attirare la nostra attenzione e compiacerci. Di solito funziona!

Il gatto di Maria
Particolare con il gatto di Maria – Foto di SailkoCC3.0


C’è da dire però che il gatto non sta semplicemente passeggiando nella stanza e non sta neanche accoccolato su Maria per ricevere qualche carezza – che poi chissà in preda allo spavento che cosa avrebbe potuto fare con quel gattino in braccio! Anche lui si è accorto dell’angelo e infatti lo fissa e scappa, a zampe levate, inarcando la schiena, sollevando la coda e strabuzzando gli occhi.
Qualcuno dice che il gatto in generale, e questo in particolare, è simbolo del male e l’angelo e Dio Padre, portatori di bene, lo sconfiggono, costringendolo alla fuga.
Sarà vero? Dipende da te: se ti piace osservare, notare particolari, lasciarti catturare dalla storia oppure se preferisci cercare significati nascosti che nessuno potrà mai sapere se hanno senso oppure no. Scegli tu.

A ben guardare…

Il dipinto del resto è ricco di altri particolari di uso quotidiano che ci raccontano la vita di Maria e il suo tempo, per cui vale la stessa cosa: osserviamo oppure cerchiamo significati segreti? Per ragioni di semplicità adesso osserviamo.
Innanzitutto per definire questa stanza una cameretta deve esserci necessariamente un letto; e infatti lo troviamo a sinistra, un po’ nascosto dietro alla ragazza stessa, ma ben evidenziato dalle lunghe e verdi tende del baldacchino, che di notte mantengono caldo il letto.
Accanto, la parete è rivestita dello stesso colore scuro delle tende ed è attraversata da una mensola di legno.
Sotto la mensola sono appesi la cuffia da notte di Maria – anche quella per tenere caldo durante il sonno – e uno scialle bianco da camera, forse un asciugamano. Sopra sono disposti in fila una serie di oggetti di uso comune per quel tempo: un libro sdraiato su cui poggia una lucerna, cioè una specie di lampada portatile; un altro libro posto quasi in piedi, con fermagli che lo tengono chiuso; un candelabro di ottone con una candela spenta; un calamaio per scrivere.
Tutti questi oggetti ci dicono che Maria leggeva, forse pregava, abbastanza spesso, anche al buio, visto che ha lucerna e candela; e sapeva anche scrivere, dato che ha il calamaio, cioè una specie di penna.
E non è tutto!
Sullo sgabello lì sotto è appoggiata una grande clessidra in funzione, cioè con la sabbia che sta scorrendo da un vaso all’altro, un po’ come se fosse un orologio sul comodino accanto al letto. Evidentemente durante la sua lettura Maria si è data un tempo, e se Gabriele non l’avesse interrotta forse avrebbe continuato a leggere fino al termine della clessidra. È un’ipotesi.

Il seguito della storia

Chissà cosa accadrà adesso, superato lo sgomento.
La Bibbia ci racconta che Maria, dopo il primo momento di turbamento, risponde all’angelo che sì, va bene, il Signore può fare di lei quello che vuole; ma a me piacerebbe sapere come va a finire la storia di Lorenzo il pittore.
Immagino che Gabriele, così come è entrato dal bellissimo balcone dietro l’arco con quelle eleganti balaustre, allo stesso modo uscirà dalla stanza. Magari inciamperà, vista la posizione non proprio stabile, e Maria si prenderà una piccola rivincita sorridendo tra sé e sé. Poi l’angelo spiccherà il volo sul giardino della giovane, magari fermandosi sotto il pergolato o sotto quel simpatico albero ad ombrello, fino a scomparire poi laggiù, oltre il cipresso e il resto della vegetazione in lontananza.
Dio Padre si ritirerà dal suo tuffo, certamente con maggiore eleganza, forse svanendo lentamente tra le nubi.
E Maria raddrizzerà la sua torsione, tornando col busto di fronte al libro aperto; il cuore in gola e un’emozione forte nel petto. È arrivato il momento di una rilassante coccola al suo gattino.

Per l’adulto che legge

Il dipinto dell’Annunciazione cosiddetta di Recanati è stato commissionato a Lorenzo Lotto probabilmente nel 1533 e proviene dall’oratorio di Santa Maria sopra i Mercanti. Come avrai notato è un quadro molto poco convenzionale e per questo molto famoso. Lotto è un pittore veneto piuttosto celebre tra gli addetti ai lavori, forse meno al grande pubblico, ma sono molte le opere da lui realizzate meritevoli di attenzione.
Alcune si trovano nello stesso museo di Villa Colloredo Mels a Recanati, un luogo accogliente in una cittadina gradevolissima che ti consiglio di visitare anche se lo hai già fatto (qui trovi il sito del circuito museale).
Per una breve biografia del pittore e la segnalazione delle sue opere più famose puoi consultare la pagina a lui dedicata
sul sito Museo Italia.
Ho trovato molto interessante – e per questo te la segnalo – una presentazione video della storica dell’arte Marta Paraventi sull’Annunciazione. Dura poco più di 3 minuti ed è molto esaustiva.
Infine, se hai voglia di guardare in super dettaglio il dipinto, vai sulla foto di Halta definizione, ti stupirai di quanto possa essere alta la definizione!

La Piccola Gerbera

Ciao, sono Sara della Piccola Gerbera, così ho chiamato la mia attività professionale di storica dell’arte, educatrice museale e guida turistica (anche il mio bimbo di 6 anni mi chiama così, come se Piccola Gerbera fosse il mio cognome!).

Mi occupo di didattica dell’arte da prima che mio figlio nascesse. Fare didattica dell’arte per me significa comunicare la storia dell’arte a tutti, in particolar modo ai bambini e alle bambine, alle ragazze e ai ragazzi, e alle loro famiglie. Almeno ci provo, perché la bellezza dell’arte dei secoli passati possa raggiungerli, parlando la lingua di ciascuno e cominciando il prima possibile.

Ecco come lo faccio:
- attraverso il mio blog e i Racconti d’Arte, storie scritte e narrate ad alta voce da me su opere d’arte, in particolare del mio territorio (Pisa e Lucca); 

- di persona, collaborando con alcune realtà museali (attualmente il Museo d’arte sacra di Camaiore e il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci); 

- organizzando personalmente visite guidate progettate per le famiglie.

L’incontro con Italia a piccoli passi mi permette oggi di arricchire la preziosa rete di relazioni tra luoghi, famiglie e attività vicine e affini a me. Di questo sono felice e grata!

Scopri i mie contenuti!

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