
Illustrazione a cura di: Deborah!
Sembra di essere a Parc Guell a Barcellona. Invece siamo in Toscana, a Capalbio per la precisione, nel bel mezzo della Maremma. Ma Gaudí c’entra davvero perché è a lui che si è ispirato l’artista francese Niki de Saint Phalle quando ha immaginato il suo parco, quando ha realizzato le 22 imponenti strutture ispirate ai tarocchi.
Il giardino dei tarocchi è un parco tematico relativamente giovane. Niki ha cominciato a lavorare alle sue opere nel 1979 per concluderle nel 1996. È stato poi aperto al pubblico nel 1998. Per volere dell’artista non ci sono visite guidate ne percorsi obbligati.
E’ così strabiliante che sia grandi che bambini rimangono incantati dai giochi di luci, forme e colori vivaci con cui sono realizzate le enormi strutture. Ma la cosa che coinvolge ancora di più i visitatori di tutte le età è che è possibile accedere all’interno di alcune strutture, rendendoli non solo spettatori ma anche protagonisti.
Al giardino dei Tarocchi bisogna soltanto perdersi!
E così abbiamo fatto anche noi, correndo su per la salita che dall’ingresso conduce alla prima statua ciclopica che subito lascia a bocca aperta, la Papessa e il Mago. La scultura della Papessa, con la grande bocca spalancata è un chiaro omaggio all’Orco del Parco dei Mostri di Bomarzo. Ci siamo poi lasciati trasportare, ognuno dal proprio istinto, chi verso l’Albero della vita chi verso l’ Appeso, che rappresenta la possibilità di osservare la realtà da prospettive differenti.
Un capitolo a parte lo merita senza dubbio l’Imperatrice, gigantesca statua all’interno della quale Niki de Saint Phalle ha anche abitato per lunghi periodi durante i lavori! Questa gigantesca scultura al suo interno ospita oltre ad una stanza da letto e ad un soggiorno anche una cucina, e le sue pareti sono interamente rivestite da migliaia di frammenti di specchi veneziani!
Ci sono poi la Sfinge, la Sacerdotessa, il Mago, il Vescovo ma anche statue più piccole come il Diavolo, il Matto, il Mondo.
Durante il percorso lo sguardo viene catturato da frasi e citazioni scritte sui muri o incise nel pavimento. Niente è lasciato al caso, ma l’interpretazione e il senso che si vuole dare a ogni particolare è lasciata interamente al visitatore e così anche le emozioni che ne scaturiscono.
CONSIGLI UTILI PER VISITARE IL GIARDINO DEI TAROCCHI CON I BAMBINI
Il primo consiglio che mi sento di dare per visitare il giardino dei tarocchi con i bambini è di controllare prima sul sito (http://ilgiardinodeitarocchi.it/) gli orari di apertura al pubblico in quanto è aperto soltanto dal 1 Aprile al 15 Ottobre, dalle 14:30 alle 19:30 (è sempre chiuso la mattina!) e di acquistare il biglietto di ingresso online. Per evitare di fare un viaggio a vuoto.
Il costo del biglietto è 14 euro intero, 9 euro ridotto, gratuito sotto i 7 anni.
Il secondo consiglio è di visitare il parco con bambini che sono già in grado di muoversi in autonomia, per lasciarli liberi di camminare, salire e scende le scale, toccare e non solo ammirare le splendide opere che popolano il parco. Alt! Non è un parco giochi. Non ci si può arrampicare sulle statue, ci vuole massimo rispetto e educazione . Alcuni addetti alla sicurezza controllano giustamente che siano rispettate le norme di buona educazione.
Per i più piccoli sconsiglio il passeggino, non solo perché il percorso che conduce alla prima statua è in salita,ma perché poi ci sono varie scale e saliscendi.
DOVE SI TROVA.
Il parco si trova in località Garavicchio, Pescia Fiorentina, nel comune di Capalbio (GR), in prossimità dell’uscita della SS1 Aurelia (uscita Chiarone). Arrivando in macchina, troverete un posteggio gratuito, molto ampio, ottimo anche per i camper.
COSA VEDERE NEI DINTORNI
La visita al giardino dei Tarocchi può essere inserita all’interno di una vacanza di qualche giorno nel sud della Toscana. Tra i posti da non perdere c’è, senza dubbio, Capalbio, un piccolo borgo medioevale immerso nel verde e abbarbicato su una collina da cui si vede il mare. A pochi chilometri Saturnia, con le sue terme naturali e le cascate a 37°. Per i bambini merita una visita il parco l’oasi WWF parco di Burano, la prima nata in oasi WWF nata in Italia. In mezz’ora si raggiunge facilmente l’Argentario con le sue splendide spiagge e le acque cristalline.




































“Sono una “girellona” e ho felicemente “infettato” mio marito, che ha il compito da non sottovalutare di guidare sempre il nostro van mentre io imposto la destinazione. Ma soprattutto i miei due bambini, che trasformano i nostri viaggi in spettacolari avventure.”
Continuo ad essere la zia fiera della mia nipote girellona! Cara Martina sei molto brava a scrivere, anzi a descrivere, a invogliare, a stuzzicare la fantasia, la voglia di vedere, di muoversi che è una cosa bellissima e che aiuta i bambini ad aprire lo sguardo sul mondo. Brava Marty ❤️