
Illustazione a cura di: Simona!
Oggi si parla di Lavanda. La Lavanda, sì, proprio di quella che vediamo nelle spettacolari immagini di campi colorati di viola della Provenza nella stagione estiva. I luoghi più conosciuti sono quelli nella piana di Valensole, l’Abbazia di Senanque, e nei i campi intorno a Sault. Anche in Italia è possibile trovare meravigliosi campi dove la lavanda cresce rigogliosa fra i 300 e i mille metri di altezza. Ecco dove potete trovarne alcuni nella regione Lazio.












Origini della lavanda
Sembrerebbe che antichi greci identificassero la lavanda con il nome di Nardo per la sua origine dalla città siriana Naarda. Il nardo è una pianta di origine orientale e, nell’antichità, si parlava di nardo siriano, delle Gallie e di Creta. Il nome comune “lavanda” è stato recepito nella lingua italiana dal gerundio latino del verbo “lavare” (lavandus, lavanda, lavandum = “che deve essere lavato”).
Si narra anche che in epoca medievale la lavanda fosse utilizzata, oltre che per detergere il corpo, anche per scacciare le streghe e proteggersi dai demoni.
Tra miti e leggende è stato accertato che la lavanda è stata protagonista nella vita quotidiana. Infatti è sempre stata considerata un simbolo di purezza e serenità.
Gli antichi greci e romani la usavano nei riti di purificazione, per detergere e purificare l’acqua dei bagni. Ne facevano un largo uso per via delle numerose proprietà che le avevano attribuite le credenze mediche del tempo.








Conoscere la lavanda
La Lavanda è un arbusto aromatico a crescita lenta e molto longevo. In tarda primavera e in estate, indicativamente tra maggio e luglio, offre una fioritura spettacolare grazie alle appariscenti spighe di fiori viola. Ci sono tante varietà di Lavanda, circa 40. Le più conosciute sono la Lavandula angustifolia che è la più diffusa e la Lavandula stoechas con i fiori che sembrano farfalle.
La lavanda non raggiunge grandi dimensioni ma tende a svilupparsi molto in larghezza. Infatti la sua ramificazione la rende una pianta molto folta partendo già dal livello del terreno.
L’habitat adatto alla lavanda è molto vario proprio a causa della sua resistenza anche in condizioni climatiche avverse. Si tratta di una pianta rustica e cresce spontaneamente in particolare in collina, dove i terreni sono aridi e sassosi.
Curiosità
Per le sue caratteristiche e per il suo profumo, la pianta di lavanda ha sempre avuto un utilizzo popolare per impartire un buon profumo alle biancherie fresche di bucato.
Di fatto il nome francese lavande, è derivato proprio dal verbo lavare.
L’olio essenziale di lavanda si dimostra mirabilmente costituente e tonico nei casi di debolezza. Da inoltre esternamente sollievo a mal di denti, nevralgie, strappi e reumatismi.
Dove vedere la lavanda nel Lazio




Chi non ha sognato almeno una volta di ritrovarsi in mezzo alle distese ondeggianti di lavanda in fiore?
Tra il mese di maggio e quello di luglio di ogni anno la Tuscia, nel Lazio, chiamata anche la Maremma Laziale, si veste di nuovi colori. Sono quelli viola e blu della lavanda. La Tuscia è una delle zone più grandi per la produzione di lavanda biologica. È un periodo perfetto per ammirare da vicino uno degli spettacoli più belli e profumati che la natura sa regalarci ogni anno.
E’ possibile vedere la lavanda a Tuscania, considerata la città della lavanda. I primi giorni di luglio in cui ospita nei vicoli e nelle piazze la Festa della Lavanda. A pochi chilometri potete cogliere l’occasione per visitare un luogo magico, immerso nella natura: l’Abbazia di San Giusto. Si tratta di un’abbazia cistercense dalla storia antica e circondata da campi di lavanda. È il luogo giusto da visitare durante una gita domenicale nella natura. Tra i luoghi più belli in assoluto da visitare vi consigliamo:
Lavanda della Tuscia di Lucia Gubbiotti (Tuscania)un antico casale del 1400 dove vivevano dei frati lavoratori, riconvertito ad Ostello. Si trova poco fuori il centro di Viterbo. Un luogo dove soggiornare per rigenerarsi, tra piscina e maneggio.
Podere dell’Arco Country Charme (Viterbo), dove potrete anche andare a cavallo, grazie alla scuola di equitazione ASD Podere dell’Arco Horse Club. L’azienda oltre alla lavanda, coltiva erbai ed olivi e recentemente è stato piantato un frutteto con varietà antiche di mele, susine, pere, nocciole, mandorle e melograni, a cui si è aggiunto anche un piccolo appezzamento di fragole e more.
La Piantata (Arlena di Castro), dove vi consigliamo di soggiornare e scegliere di dormire su una casa sull’albero circondati da campi di lavanda.
Per conoscere altri luoghi nel Lazio collegati alla pagina https://www.italiapiccolipassi.org/category/lazio/




“Insieme a nostro figlio di 9 anni ci piace il trekking, andare in bicicletta e fare esperienze all’aria aperta.”