
Illustrazione a cura di: Deborah!
Quando il caldo di Agosto si fa sentire e sei in cerca di attività per la tua bimba di 4 anni, spulci tutti i siti internet possibili. Tiri fuori dai cassetti ogni tipo di mappa e vai ad interrogare tutti gli anziani dei paesi limitrofi. Ma quando hai esaurito anche queste opzioni, ti affidi alla magia del viaggio ed è qui che in nostro soccorso è apparso Tokji.
Scopriamo insieme cosa fare a Pianalunga con i bambini: il giro tondo con Tokji.
Per la nostra gita giornaliera scegliamo la Val Sesia e decidiamo di percorrerla tutta fino ad Alagna. Arrivati al paese, dopo aver parcheggiato la macchina in un parcheggio giornaliero a 5 euro, il caldo inizia ad aumentare. Decidiamo di prendere la funivia che porta a Pianalunga (10 euro A/R adulti, bimba di 4 anni gratis) per goderci un po’ di fresco nei sui 2050 m s.l.m.
Info sulla funivia Alagna-Pianalunga:
La funivia può ospitare 6 persone dello stesso nucleo familiare e sale molto ripida per il pendio. Risulta molto divertente vedere le case che in pochi secondi diventano puntini minuscoli al nostro occhio. Quando si sale così verticalmente ci si imbatte anche in qualche nuvola che rende ancora più stupefacente l’apparire improvviso delle meraviglie della natura.
Giro torno con tokji.
Scopriamo insieme il giro tondo di Tokji, un divertimento assicurato per la vostra giornata a Pianalunga con i bambini. Appena scesi dalla telecabina ecco apparire Tokji, il folletto dispettoso del paesino di Alagna. Ha la capacità di diventare invisibile e di rendere invisibile anche gli oggetti su cui si appoggia. Gli piace molto fare i dispetti, ma ama anche molto i bambini. Tokji ha creato un emozionante itinerario ad anello adatto a grandi e piccini. Il percorso inizia proprio appena arrivati in quota ed è lungo circa 1,5 Km. Percorribile sia a piedi che in mountain bike. Per chi avesse passeggini o carrozzine, la prima parte in discesa è una mulattiera un po’ ripida, la risalita è un sentiero di montagna. Nulla vieta di non fare l’anello, ma risalire dal primo pezzo di strada per riprendere la funivia. L’anello senza pause dura circa 1h e mezza e ha un dislivello di 105m, ma sfido qualunque genitore con bambini a non fermarsi mai davanti alle mille attrazioni che offre il percorso.
Lo scivolo matto:
Appena si inizia a scendere si arriva allo scivolo tutto matto, meglio conosciuto come tubing. Chiunque può scivolare su un pista di 50m a bordo di una ciambella gonfiabile. E’ l’unica attrazione a pagamento, una discesa 1.50€, 6 discese 8,00€, 14 discese 15.00€ e 30 discese 30.00€.
Cartelli esplificativi:
Continuando a scendere molti cartelli esplicativi indicano la strada da percorrere e descrivono il paesaggio circostante, facendo conoscere ai turisti anche le mucche e le capre che vivono nei bellissimi prati che costeggiano il sentiero.
Dove mangiare a Pianalunga, con i bambini, sul giro tondo con Tokji:
Durante il giro tondo con Tokj a Pianalunga, i bambini avranno sicuramente fame. A metà itinerario, alla fine della discesa, si arriva alla baita. Un rifugio del 1888 dove ci si può riposare e, per chi vuole, anche gustare un’ottima tavola calda con tutte le specialità della zona. Per i nostri bambini è presente un mega parco giochi libero, con altalene, scivoli, una carrucola, un tappeto elastico e un mega castello su cui arrampicarsi. Per chi ha il pranzo al sacco come noi è bellissimo gustarsi i panini in mezzo alla natura mentre Cecilia non si ferma un attimo provando più volte ogni tipo di gioco proposto dalla baita.
A caccia di marmotte:
Dopo aver finito tutte le energie al parchetto e aver digerito i panini prendendo un po’ di sole riprendiamo la marcia questa volta in salita, abbandonando la mulattiera che scende verso valle e prendendo il sentiero segnalato da una grande freccia viola con la faccia di TOKJI. Come tutti voi starete pensando non è facile abbandonare un parchetto proponendo una salita ad una bimba di 4 anni; la salita non è molto impegnativa, ma anche un cavalcavia può trasformarsi nel K2 per i nostri piccoli, meno male che Tokji a metà salita ci ha spiegato, con un suo cartello, che lì vicino vivono le marmotte e questa ricerca ci ha fatto risalire fino in cima.
Nell’ultimo tratto, forse a causa del camminamento delle mucche o per la mia disattenzione sul percorso cercando le marmotte, il sentiero non è più segnato e bisogna andare ad intuito per arrivare al punto giusto per superare un ruscello ed arrivare a riprendere la funivia che riporta a valle, ma è l’ultimo brivido di avventura che vi accompagnerà in questo inaspettato giro.












Educatore e papà a tempo pieno, sempre alla ricerca di viaggi e scoperte, da 5 anni anche a misura di bimba.