
Nelle Marche, regione più bella d’Italia, seconda solo alla via della seta a detta di Lonelyplanet, è possibile partecipare a un evento altrettanto spettacolare. Si tratta del tartaday: il rilascio delle tartarughe in mare.
Lo scenario da cartolina, quello della spiaggia delle due sorelle a Numana, e lo spettacolo commovente del ritorno alla libertà delle tartarughe, vi faranno solo pensare a una cosa: voglio vivere (o rivivere) questo momento! Siamo qui per raccontarvi la nostra esperienza, le forti emozioni e soprattuto spiegarvi come potete viverle anche voi!
Che cos’è il tartaday
Da una bellissima collaborazione tra pescatori, centro fondazione cetacea di Riccione e traghettatori del Conero nasce questo progetto meraviglioso.
Purtroppo capita che alcune tartarughe vengano pescate insieme ai crostacei e pesci di cui si cibano e restino intrappolate nelle reti. Ma le tartarughe non hanno le branchie per respirare, e agitandosi rischiano di esaurire l’ossigeno nei polmoni, possono riscontrare polmoniti o addirittura annegare.
Fortunatamente, quando gli sfortunati animali vengono presi, i pescatori avvisano immediatamente la fondazione cetacea che apporta tutte le cure necessarie alle tartarughe.
Può anche capitare di trovare tartarughe a riva che abbiano bisogno di aiuto, o altre come Elettra, di cui ci ha raccontato la bravissima biologa Chiara, che è state vittima della stupidità umana e si è ritrovata il carapace inciso con delle iniziali. La fondazione cetacea presta amorevolmente soccorso alle tartarughe in ognuno di questi casi e in tutte le situazioni che ne necessitino.
Poi finalmente avviene il Tartaday: il rilascio delle tartarughe in mare, dopo essere state curate e riabilitate.
Tartaday: il rilascio delle tartarughe in mare. Il ritorno alla libertà di Marvin
Clicca qui per vedere il video!
Marvin è la piccola tartaruga careta careta pescata a Cesenatico, curata a Riccione per una polmonite, e rilasciata a Numana, che abbiamo avuto il piacere di accompagnare alla ritrovata libertà.
Abbiamo avuto il piacere di raggiungere la spiaggia delle Due Sorelle in sua compagnia ascoltando la sua storia e scoprendo tante curiosità sulle tartarughe che popolano i nostri mari.
Ad esempio: sapete che le tartarughe piangono? Lo fanno per eliminare il sale dal corpo o quando passano molto tempo a terra per scovare il posto perfetto per il nido. Oppure avevate mai sentito prima che il sesso della tartaruga si sviluppa in base alla temperatura dell’uovo in cui si trova?
Dopo un breve tragitto in traghetto siamo arrivati nella meravigliosa spiaggia, raggiungibile solo via acqua, e che per l’occasione era completamente priva di bagnanti. Ci siamo disposti in semicerchio e, dopo aver dato una velocissima occhiata a Marvin, abbiamo assistito alla sua corsa frenetica verso l’acqua.




È difficile spiegare l’emozione provata, i volti di tutti i partecipanti erano commossi e confesso che a me è pure scesa una lacrima.
Poi abbiamo approfittato della pace del luogo facendo un bagno nelle acque da sogno di questa baia.
Come partecipare al Tartaday
Non si può partecipare a questo evento senza prenotazione.
Sul sito dei traghettatori del Conero trovate tutte le date, i costi e le informazioni.
Si prenota direttamente dal sito, bisogna poi trovarsi all’imbarco mezz’ora prima della partenza per ritirare i biglietti. Portate con voi teli e costume per vivere al meglio questa esperienza unica.




“Quando possibile viaggiamo a bordo del nostro Defender guidando su sentieri fuoristrada e dormendoci dentro.”