Ci troviamo in Emilia Romagna, più precisamente nella Frazione di Torriana, Rimini. Il Castello poggia le sue fondamenta proprio sul picco del monte di Montebello, 436 metri di altezza. Dalle sue mura il panorama è mozzafiato e l’interno è denso di storia e mistero. Il Castello è infatti conosciuto soprattutto per la leggenda di Azzurrina. Visitare il Castello di Montebello con i bambini è stata un’avventura davvero molto interessante.

La leggenda di Azzurrina

Nata nel 1370, Guendalina era una bambina albina. Date le superstizioni dell’epoca, venne cresciuta segregata nel castello, sorvegliata da due guardie. Si narra che la madre abbia provato a tingerle i capelli di nero più volte, il colore le lasciò però solo una sfumatura azzurra, da qui il soprannome Azzurrina. Il 21 Giugno 1375 Azzurrina stava giocando con una palla di stoffa all’interno del castello, fuori infuriava un temporale. Secondo il resoconto delle guardie, la palla sarebbe caduta lungo la scala che conduce all’interno della ghiacciaia sotterranea e la bambina vi si sarebbe introdotta nel tentativo di recuperarla. Le guardie avrebbero sentito un urlo provenire dalla ghiacciaia e sarebbero accorse nel locale. Ma della palla e della bambini non avrebbero più trovato traccia. La leggenda vuole che il fantasma della bimba sia ancora presente nel castello e faccia sentire la propria voce ogni cinque anni, nel giorno del solstizio d’estate

Visitare il castello con i bambini

Abbiamo iniziato la visita al castello all’interno delle mura, nel cortiletto principale. Qui, sotto spiegazione dettagliata da parte della guida, siamo venuti a conoscenza della storia della rocca. Ci è stata poi illustrata anche la leggenda della piccola Azzurrina. Al racconto è stato associato l’ascolto delle registrazioni fatte all’interno delle stanza del castello. Crederci è soggettivo ma rende tutto davvero molto interessante e suggestivo. La visita prosegue poi senza guida. Prima abbiamo visitato la zona di castello più “recente” e poi ci siamo spostati nella parte antica dove si trova la stanza della scomparsa di Azzurrina. Qui, nel punto dove si trovano le scale che scendevano nella ghiacciaia, è stata messa un luce blu ed appeso un quadro con un dipinto del viso di Azzurrina. In un attimo ci siamo sentiti nel 1300, nel giorno della scomparsa.

Info utili per visitare il castello di Montebello con i bambini

Per visitare il castello non è necessaria la prenotazione. Le visite partono ogni 20 minuti e non è possibile farlo in autonomia. E’ possibile anche visitare la rocca di notte, in questo caso è necessaria la prenotazione e possono accedervi i bambini dagli 11 anni di età. Per le auto è presente un parcheggio adiacente alla fermata dell’autobus. Noi ci siamo andati in camper ed abbiamo parcheggiato nell’area indicata 500mt prima. La strada è poca ma decisamente in salita. All’interno del castello non è possibile fare fotografie. Non portate il passeggino, utilizzarlo durante la visita è praticamente impossibile. Consiglio di visitarlo nell’ora del tramonto, dalle mura la vista è davvero uno spettacolo. Per informazioni più dettagliate vi lascio il link della pagina ufficiale del castello.

Castello di Montebello | Azzurrina

Chiara

Bresciana doc ma con un pizzico di sicilianità, sono Chiara di nome e di fatto.. o almeno così dice di me chi mi conosce.

Infermiera di professione e per passione completo le mie giornate dilettandomi con la pasticceria e programmando viaggetti in giro per il mondo. Condivido questa mia ultima passione con mio marito Stefano, compagno di una vita e camperista da sempre. Dal 2016 viaggiamo in tre e dal 2020 in quattro perché Camilla e Filippo con il loro arrivo, hanno completato la nostra movimentata famiglia. Protagonista indiscusso dei nostri tour, il fedele camper che ci accompagna dal 2018! Perché non possiamo fare più a meno di lui??

Perchè per noi camper è sinonimo di libertà e imprevedibilità. Un pizzico di questa ci permette di NON programmare ogni dettaglio dei viaggi che affrontiamo. Perché noi siamo fatti così: leggeri e un po’ disordinati.. insomma siamo quelli che dimenticano le mappe sul tavolo della cucina, ma siamo capaci di arrangiarci con entusiasmo e spirito di avventura. Su questo blog vi racconterò dei nostri disorganizzati itinerari in giro per l'Italia con la voglia di strapparvi qualche sorriso e magari offrirvi qualche spassionato consiglio.

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Ig: @chiararenni

 

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